tag:blogger.com,1999:blog-17791370468564922922024-03-05T11:47:22.932+01:00BarbaneraThe Words ShakerUnknownnoreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-2032519647689853592017-02-09T12:04:00.000+01:002017-02-09T12:04:03.181+01:00Fuori posto<span style="background-color: white; color: #182f3a; font-family: Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; text-align: justify;">"Quanta fatica per salire in cima per poi scoprire che c’è poco ossigeno e non si respira"</span><br />
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white; color: #182f3a; font-family: Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; text-align: justify;">[da Piccole cose - J-Ax, Fedez, Amoroso]</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-15858580753048371872017-02-05T17:08:00.000+01:002017-02-05T17:08:34.546+01:00Il privilegio di essere uomo.<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Immagina. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Un giorno come tanti: ti sei vestito, hai fatto
colazione, ti sei lavato viso e denti, sei salito in auto, hai acceso la radio
e via, percorri la strada verso
l’ufficio, sempre quella, non puoi sbagliare. La routine ti dona la leggerezza
dei gesti automatici. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Godi di questa leggerezza e non ci pensi. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sai cosa farai,
a che ora pranzerai, quando tornerai, chi incontrerai. Il meccanismo è
attivato, ti muovi in un sistema preconfezionato, e sei sereno. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Potresti andare
avanti così all’infinito, senza troppo pensare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">L’incrocio: giri a destra, è più semplice che svoltare a
sinistra, giri sempre a destra, così guadagni qualche minuto e rischi di meno. La
strada è trafficata, ma si corre: se la strada è dritta non c’è motivo di
fermarsi. Il benzinaio, in caso di bisogno è lì. La solita leggera salita,
acceleri un po’. Il dosso: sali qualche metro e vedi la pianura che si estende tutt’intorno,
illuminata da quei minuti di eccezionale potenza del sole che sorge. Strade che si incrociano tagliando i
campi e si sovrappongono sfidando gli alberi, auto che si muovono, balconi che
si aprono, uccellini che sfrecciano a tre metri da terra, irrefrenabili.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il sole che nasce scuote la vita, gli uomini si animano, gli
uccellini si animano. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Pochi secondi sopra il dosso, osservi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Connessioni
elettriche nel tuo cervello. Strano. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Gli uccellini. Gli uomini. Si muovono entrambi attorno a te,
il mondo è vivo intorno a te. Gli alberi sono lì, a bordo strada, immobili ma
vivi. La terra ospita insetti e piccoli animali che non vedi, ma son vivi.
Ignari di ciò che tu pensi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Gli uccellini, frenetici di primo mattino, hanno fame e cercano
cibo, devono proteggersi e cercano spighe, per il nido. Avranno uno scopo? Avranno
un progetto? Agiscono semplicemente per un’istintiva necessità di sopravvivenza
e prosecuzione della specie.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Gli uomini cercano cibo e protezione, ma anche altro. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Cosa? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tu? Cosa cerchi? Chi sei? Dove sei? Dove stai andando? Perché?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i>Perché mi pongo queste domande?</i> Questo è stato il quesito
che ha portato la consapevolezza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La consapevolezza è arrivata così, è stato emozionante.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Apri il finestrino: il cielo è azzurro, le nuvole bianche,
la luce del sole scalda l’aria ancora frizzante. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">È bello il mondo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">È bello percepire il mondo. È bella la natura, è bello molto
di ciò che l’uomo vi ha costruito, è bello che tu possa capire che tutto ciò è
bello.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Potresti essere un uccello, un albero, una nuvola. Invece
sei un uomo. Per caso, o per motivi che sfuggono ai più, hai quella scintilla
che gli uccelli, gli alberi e le nuvole non hanno. È una gran fortuna, perché
solo da uomo puoi percepire la bellezza del mondo, comprendere la fortuna di
esserci, poter godere di esso, poter provare emozioni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sei una briciola nell’universo, ma c’è un intero mondo
dentro te.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Dunque che ti importa dove stai andando, che ti importa del
perché?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Vivi ora, dove sei, sii felice di esserci, di esserci da
essere umano, di avere la consapevolezza di te e di ciò che ti circonda. La
vera fortuna è questa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La tua vita potrebbe essere solo cacciare, raccogliere,
mangiare, riprodurti e riposare. Invece hai avuto il tempo e la capacità di
leggere queste righe, comprenderle, criticarle o condividerle. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La ricchezza
della vita.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La fortuna di essere umano. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Anche tu sei un privilegiato.</span><o:p></o:p></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-80094443344006005422016-11-25T00:27:00.000+01:002016-11-25T00:27:41.571+01:00Sonisphere 2015<span id="docs-internal-guid-9aa1ed5d-91cb-d107-f6a4-302f41d9a837"></span><br />
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span id="docs-internal-guid-9aa1ed5d-91cb-d107-f6a4-302f41d9a837"><span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbabionda guida e muove la testa a ritmo di musica metal.</span></span></div>
<span id="docs-internal-guid-9aa1ed5d-91cb-d107-f6a4-302f41d9a837">
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera sorseggia acqua, saranno i Pantera.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbalunga impreca ed ha il caldo. Il condizionatore non basta, ha un asciugamano sulla testa per raccogliere gocce di sudore. Sia mai macchiare i sedili con il suo sale. Oltre cento chili, tutti suoi.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">A turno mandano a quel paese la voce del navigatore. Dovevano uscire ad Assago, ma han fatto pipì a Brianza nord. Poi han sbagliato qualcosa e in centro a Milano la signora elettronica non è aggiornata sulle nuove strisce d’asfalto che agevolano Expo 2015.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera si idrata per il caldo, per la birra e per l’emozione.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Brutti scherzi nel corpo di Barbanera: se c’è ansia se la fa sotto. In mattinata è andato in bagno ben cinque volte, fino a far uscire acqua da dove non la si aspetta. Gli son venuti i crampi al basso ventre, e quindi giù di ibuprofene.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L’ansia lo divora finché non comincia a fare ciò che deve. Per questo odia le attese e ama l’azione.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Eppure doveva essere solo gioia e trepidazione: il concerto del suo gruppo preferito con i due amici che conosce dall’infanzia.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L’obiettivo è preciso: portare a casa il ricordo dei Metallica live. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L’occasione con le sue canzoni di sempre, la sua unica collezione di CD originali. Il suo primo vero grande concerto, dopo aver rinunciato nel 2009 e nel 2012: Festival Sonisphere, 2 giugno 2015, summer Arena, Assago.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Vale trecentocinquanta chilometri di autostrada e duecentosettanta euro pagati con quattro mesi d’anticipo.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbabionda: «Chi ha una caramella?».</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Risponde Barbanera.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbalunga: «Non è possibile! Ti invidio, cazzo, hai davvero tutto!»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La voce del navigatore li ributta in tangenziale.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbabionda: «Ok, ragazzi, ci siamo!»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">In coda verso il Mediolanum Forum. Gente che parcheggia sulle aiuole spartitraffico, utilitarie che annaspano, slittano e si inclinano paurosamente per scalare i cordoli di cemento.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Dov’è il Sonisphere? Neanche un cartello!»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Dovrebbe essere da quella parte»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera ha preventivamente visto in Google maps l’angusta area incastrata tra il Forum e l’autostrada.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Ma ci sarà pure un parcheggio!»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Si, tranquilli, c’è quello a pagamento.»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Superano l’anarchia di auto e giovani che bivaccano sotto alberi di città.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Dall’asfalto e dai tetti di lamiera si alzano auree di calore.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbabionda apre il finestrino, lato passeggero. L’alito infuocato di “Scipione” inonda l’abitacolo.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Non si può parcheggiare?» fa Barbabionda all’addetto catarifrangente che impedisce il passaggio.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Ci hanno ordinato di chiudere il parcheggio. Mi spiace ragazzi, dovete andare avanti e trovarvi un buco.»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbabionda si innervosisce, e sfida con la sua Peugeot nuova il pararuote di cemento. L’auto, eroica, si inclina, il leone ruggisce e conquista il parcheggio.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">SMS per tre mogli e sei figli: “Arrivati, tutto ok.”</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Il sole ormai stanco non s’arrende, ma preannuncia una notte imminente e umida.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera infila smartphone, soldi e documenti nei tasconi dei pantaloni verde militare, prende il suo zainetto nero e si incammina verso l’area concerti, dove gente converge a piedi da ogni dove. Maglie nere, bracciali di cuoio, tatuaggi, piercing. Tutti felici, nonostante il caldo.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Tra l’industrioso brusio dei bagarini si distinguono ragazzi che gridano “Birraaaa!”, ma nelle grandi bacinelle piene di ghiaccio ci sono già più bottiglie d’acqua che birra.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Molti se le scolano a ridosso della cancellata, perché oltre, con le bottiglie di vetro, non si va.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Ci siamo ragazzi, ci siamo!»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L’addetto alla sicurezza chiede il biglietto col codice a barre, Barbanera percepisce il benessere dell’emozione.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Sono da poco passate le 18, i cancelli sono aperti dalle 11.30 e molti sono dentro già da ore. C’è musica, la lunga scia del pomeriggio: Hawk Eyes, Three Days Grace, We Are Harlot, Gojira, Meshuggah.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Al posto di controllo Barbanera apre lo zaino, il carabiniere che ci rovista dentro. Felpette, crackers, acqua e fazzoletti di carta.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Che ci fai con tutte queste maglie?» chiede il militare.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«E’ roba di tre persone» risponde Barbanera indicando i due amici che sono già oltre.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Hai bottiglie?»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Si, due, di acqua. Le devo aprire?» A volte ai concerti fanno togliere i tappi.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Fa vedere.»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Spuntano due bottigliette con il tappo a ciuccia, per lanciare l’acqua direttamente in gola.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Ok, a posto».</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Sono dentro.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ci sono parecchi ragazzi seduti all’ombra di un muro di containers. Sono quelli già finiti, stupefatti o ubriachi. Una ragazza collassa tra le braccia del suo amico, sul bordo della strada.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera sbircia in un buco del telo che copre un cancello chiuso con fascette di plastica. Nel buco c’è il palco e un’unica massa di corpi sudati che ondeggia sulla distorsione delle chitarre.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Guarda adesso perché non ci arriveremo mai lì!», ne è certo Barbabionda.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Si, impossibile» conferma Barbanera impressionato dalla compattezza della massa.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Si fanno strada verso l’ingresso dell’arena, baldanzosi, tra i tanti ragazzi accasciati a terra che cercano aria e fresco.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera si ferma dove finisce l’ombra. Ingresso dell’arena. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Chiude gli occhi e inspira aria densa di Metal.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Un passo ed è dentro. Una voce roca apostrofa la folla e una raffica di colpi di batteria fa vibrare l’aria. Gojira.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera ha di nuovo sedici anni. Gli viene da piangere, però sorride.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Il palco non lo vede. In mezzo al piazzale c’è un gazebo con scritto “Merchandising” e un traliccio dell’alta tensione.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L’arena è’ una soluzione posticcia: una distesa d’asfalto vecchio delimitata da muri d'acciaio. Container. Da alcuni ne hanno ricavato distributori di birra e hot dog. Sul lato destro c’è una fila di bagni chimici. Le uniche uscite sono il buco dell’entrata e il cancello chiuso con le fascette di plastica. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Non ci vuole pensare, Barbanera. Però ci sono tante persone.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Pantaloni da sotto il ginocchio e t-shirt scure con scritte famigliari, nostalgiche e intramontabili: Metallica, Nirvana, AC/DC, Guns’n Roses. Nonostante i tatuaggi e il look aggressivo si percepisce un‘atmosfera d’amicizia e condivisione. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Guarda i suoi due amici. Sono proprio dei metallari, armonizzati al contesto. Anche senza tatuaggi. E’ incredibile trovarsi lì, con i suoni che ascoltavano assieme vent’anni prima e un’amicizia rafforzata dal tempo.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Birra o maglietta?» propone Barbalunga.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Maglietta e poi birra!» risponde Barbanera.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Si avvicinano al gazebo che vende magliette e felpe marchiate Metallica, Faith no More, e avanzi Sonisphere dell’anno prima.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera cerca la bandana per la sua testa rasata, ma non c’è. Si accontentano di tre magliette del tour dei Metallica, con una cassetta disegnata davanti e le date e le città del tour dietro.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera fa subito il cambio maglietta, il resto finisce nel suo zaino.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Le bibite prima si pagano e poi si consumano. La coda per la cassa è lunga, quella per ritirare ancor di più, ma la birra è fresca e buona. E ci mancherebbe che non fosse buona… a 5 euro al bicchiere!</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbabionda si fa strada percorrendo la coda a ritroso con i bicchieri alti sopra la testa. Lo urtano, gocce di birra schizzano sulle spalle dei ragazzi in attesa. Nessuno si lamenta. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Alzano i bicchieri di plastica e brindano alla loro serata.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L’alcol gira subito, spazza via inutili inibizioni e spinge liquidi verso i pori stimolati dal calore che sale dall’asfalto.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Un colpo di chitarra, due tocchi di batteria, la folla si anima e si concentra oltre il traliccio con i mixer e i comandi delle luci.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera è attratto dal suono, si infila tra i ragazzi con le spalle coperte dai due amici.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Riconosce il ritmo, ma si stupisce per il palco che intravede tra le teste e le braccia alzate: è bianco e pieno di fiori. Anche la band è vestita di bianco. Però nel microfono entra distintamente “Motherfucker”. Faith no More.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La potenza delle casse gli fa vibrare il petto e si insinua tra gli organi dell’addome. Barbanera è felice davvero: le tensioni, compagne di un fastidioso periodo, gli stanno concedendo una tregua, e quest’onda sonora nella pancia è una sensazione che gli provoca un piacevole benessere.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Alza le braccia al cielo e le muove a ritmo di musica, in sintonia con centinaia di altre braccia. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Le gambe si lasciano risucchiare verso il palco finché lo spazio tra i corpi si fa piccino piccino.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Non può avvicinarsi di più. E forse è bene così. Valuta che, se succedesse qualcosa, da quello spazio davanti al palco la folla non riuscirà ad uscire. Alla sua destra qualcuno cerca di forzare il cancello con le fascette di plastica. E’ già piegato verso l’esterno, incapace di contenere un tale volume di corpi concentrati in così poco spazio.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Un tipo lo urta sulla schiena e gli si ferma affianco. E’ un’onda di ragazzi che spinge verso il palco. Inizia un battibecco, qualche testa più in là. Finisce con un “Vai, vai! Vattene a fanculo”. L’onda non se lo fa ripetere e si sposta in diagonale.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera vi si accoda, si volta un istante, solo per esser certo che Barbabionda e Barbalunga lo stiano seguendo. Avanzano di un’altra decina di passi. Oltre non si può.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Non conoscono le canzoni che sentono. Barbalunga propone: “birra?”</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Perderanno il posto conquistato, ma, d’altra parte, manca ancora oltre un’ora ai Metallica. E birra sia.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Abbandonano la posizione.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Secondo giro.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Terzo giro. Barbanera è in coda verso lo spillatore. Dietro a lui una voce stridula strascica parole senza senso. «Sei il mio amore!» dice.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera si volta. Un ragazzo con il petto glabro e la faccia pelosa si agita tra le file. L’aspetto brutto dell’alcol. Alcuni lo respingono, Barbanera lo ignora.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La voce si fa più vicina: l’idiozia gli fa guadagnare spazio. Ce l‘ha proprio dietro. Barbanera sente il corpo molle che gli si appoggia sulla schiena. Non si volta. «Eh noooooo… nooooo… noooo...» si lamenta quello, con le corde vocali come melassa. Barbanera sente il fiato caldo sul collo. Il ragazzo di fronte a lui se ne va con le sue birre. «Tre birre» chiede Barbanera, facendo vedere tre dita al ragazzo del bar che sposta gli occhi da lui alle sue spalle con un misto di fastidio e preoccupazione. Barbanera sente qualcosa di umido sull’orecchio. Il ragazzo del bar continua a spillare ma dai suoi occhi Barbanera capisce che sta accadendo proprio ciò che teme.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L’istinto prepara i muscoli delle braccia, il torso è pronto allo scatto. Barbanera sa che avrebbe la meglio. E’ l’occasione che aspetta da anni per sfogarsi un po’ e ritrovare i bei tempi in cui non gli bastava lo sguardo per essere rispettato. L’idiota gli appoggia la testa sulla spalla. Ma la ragione ha la meglio: acchiappa i tre bicchieri e si scosta di lato. «Fatto bene, grazie» gli dice il ragazzo del bar che ha letto nei suoi occhi il conflitto tra istinto e ragione. L’idiota crolla addosso al bancone. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Si chiacchiera, si osserva, si lascia evaporare il sudore.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera siede nell’asfalto, tra cartacce e bicchieri di plastica sporchi di schiuma. C’è spazio, la musica è più bassa e la luce giallastra del sole che se ne va lascia l’umidità appiccicosa. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ci sono pochi giovanissimi, la serata va dai venti ai cinquant’anni: una mostra d’arte di pelle tatuata e un’esposizione di zombie vagabondi, allucinati da droghe che non conosce.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Non ha fame, ma forza un pacchettino di cracker, “per far fondo”.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Andiamo in bagno, prima che comincino i Metallica?» propone Barbabionda.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Non mi scappa... ma non si sa mai!» risponde Barbanera.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Anche per andare al bagno c’è la coda. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Sente lo sguardo di Barbabionda e Barbalunga mentre attacca bottone con i ragazzi che stringono le gambe per non farsela addosso e lascia il posto alle poche ragazze che con coraggio si contendono il turno nella toilette chimica.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Sorridono, perchè questo è il Barbanera che piace. Senza i freni il contegno del giudizio lascia posto a sensazioni di onnipotenza e armonia con ciò che gli sta attorno, e, come per miracolo, l’ombroso taciturno diventa simpatico, brillante e amichevole.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«Ci siamo» dice Barbabionda a Barbalunga. Fin dall’adolescenza, quello è il momento in cui ci si comincia a divertire.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera si prepara all’apnea esagerando teatralmente respiri profondi e invitando i primi delle file accanto a fare altrettanto.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Entra nel box di plastica lasciando la porta socchiusa e avviando la sequenza per la liberazione. Si tiene a ridosso della porta indirizzando il getto verso la tazza piena di una fanghiglia d’urina, cacca, carta e vomito. “Per fortuna che non mi scappa da cagare” pensa.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">«E’ una passeggiata!» assicura ai ragazzi che attendono il responso all’uscita del box. Il sorriso e il mezzo inchino non lasciano dubbi in merito all’ironia di tanto apprezzamento.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L’autostrada che costeggia l’arena è già immersa in una trepidante penombra.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera si fa serio e chiede l’attenzione dei due amici: «Ormai sono qui, non ho mai visto i Metallica dal vivo e non si sa se li vedrò più… non posso stare qui dietro. Non vedo niente! Magari spostiamoci al centro e vediamo se riusciamo ad andare un po’ avanti...»</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">I tre si spostano al centro del piazzale e con pacata indifferenza avanzano in direzione del palco riempiendo il poco spazio che scoprono tra una persona e l’altra. Conquistano un paio di metri e si fermano quando il muro di corpi si fa compatto. Ma il palco è ancora lontano. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">All’improvviso il pubblico applaude, molti urlano. Le luci si spengono lasciando il piazzale al buio.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Si accendono i maxi schermi, appaiono immagini di un cimitero desolato e il ghigno sofferente di un cow boy che cerca e fugge. Dalle casse si sprigiona “L’estasi dell’oro” di Ennio Morricone.Il concerto ha inizio, trentamila diaframmi si contraggono in un’unica sinfonia che fa oho-ohoho-ohoho-o o, sessantamila mani scandiscono il tempo. Si accendono i display dei cellulari.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La musica muore verso una silenziosa attesa. Barbanera si alza sulla punta dei piedi per capire cosa sta succedendo. Nello stesso istante luci rosse innondano il palco e la faccia di James Hetfield appare sugli schermi. Il suo corpo è uno stecco scuro in mezzo al fumo e alla luce rossa. Barbanera non capisce se è realtà o se si trova catapultato in uno degli innumerevoli video che ha visto. Grida scomposte acclamano la comparsa del cantante.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">James borbotta qualcosa nel microfono, sembra chiedere l’attenzione del pubblico. Tutti tacciono per ascoltarlo ed è lì che alza l’indice e grida: “Gimme fuel, give me fire, give me that which I desire!”, la batteria esplode, le chitarre impazziscono, le luci vorticano. Un delirio di energia travolge il pubblico e Barbanera si lascia inghiottire nel movimento ondeggiante della massa. Canta, mostra le corna al palco e, come non mai, si sente parte del tutto.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Vede solo ciò che è trasmesso negli schermi, e si capisce che c’è movimento nel palco.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera quasi inconsciamente sfrutta l’ondeggiare della massa a suo favore e si sposta in avanti. Si volta per assicurarsi che i due amici lo seguano mentre la potenza della musica gli fa vibrare gli intesitni.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">E’ con Metal Militia che prende vita il vero pogo. L’ondeggiare diventa una burrasca e Barbanera fluttua in una poltiglia di magliette bagnate e pelle sudata. Non c’è dolore negli urti, solo scivolamento. Una forza incontrastabile lo spinge da dietro e lo fa sgusciare, a fine canzone, un bel paio di metri più avanti.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Si volta e trova il faccione di Barbalunga, un sorriso colpevole gli imperla il volto. Barbanera gli sfodera un sorriso complice e sfrutta il passaggio alla prossima canzone per guardarsi intorno. Non c’è spazio tra un corpo e l’altro. Non c’è via di fuga, ma Barbanera pensa che niente potrebbe farlo fuggire ora che ha i Metallica davanti. E se gli dovesse scappare la pipì potrebbe farsela addosso e nessuno se ne accorgerebbe. L’alcool che ha in corpo toglie il resto delle sue inibizioni e lo fa sorridere ai volti che lo sovrastano.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Si unisce al coro di “For Whom the Bell Tolls” e si lascia sbilanciare in avanti da una nuova spinta di Barbalunga.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Qualcuno viene urtato e si lamenta, Barbanera si volta fingendo fastidio verso quei cattivoni che l’hanno spinto da dietro. Chiede scusa mostrando indice e mignolo in segno di fratellanza. Gli rispondono con indice e mignolo alzati e si diventa amici. Amici finchè il ritmo si alza e Barbalunga lo spinge ancora in avanti. Barbanera tiene le braccia a cuneo e scivola verso il palco, partecipa al pogo e si sbilancia in avanti. Continua così fino a una decina di metri dal palco. Gli cade la mandibola, gli occhi alzati verso il gruppo che si scatena davanti a lui. Due ragazzotti lo prendono in simpatia e gli offrono una sigaretta, lui tira fuori la bottiglia d’acqua e per ringraziare gli spara acqua in testa dal beccuccio a ciuccia. Uno cade, l’altro lo tira su. Se uno inciampa tutti si fermano. Non c’è cattiveria, c’è divertimento, e una sorta di complicità. Sembra impossibile andare ancora avanti, perchè lì il pogo è solo per gli irriducibili. E’ un pogo da ematomi. I più restano indietro. Musica, luci, sudore e movimento. E’ il delirio. Ma il più è fatto. Può arrivare sotto al palco. Si allaccia lo zaino davanti, per ripararsi il ventre, e si lancia nel gruppo. Si lascia spingere di qua e di là. Ce la fa. Sbatte sulla transenna. I primi due metri sotto al palco sono relativamente tranquilli, è gente che è lì dal primo pomeriggio per quel posto.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Barbanera sente due noccioli che gli premono sulla schiena. Si volta e se ne compiace. Alla sua sinistra un bacio saffico sulle note di “Nothing Else Matters”, alla sua destra uno fa da scudo alla sua ragazza circondandola con le braccia. Barbanera si gode oltre un’ora di spettacolo, fino alla fine. Lancio di palloni sul pubblico, lancio dei pletri, lancio delle bacchette. I Metallica salutano, il pubblico chiede il bis.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.6667px; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Per uscire non c’è problema: Barbanera non tocca terra, si lascia trasportare dalla folla. C’è stanchezza, c’è puzza, c’è amicizia e soddisfazione. Un successo. Una storia da raccontare.</span></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-44575255846186277992015-09-21T15:56:00.000+02:002015-09-21T17:22:08.576+02:00Comprendere il presente.<div style="text-align: justify;">
Si dice che per comprendere il presente sia necessario conoscere il passato. Vero, ma non esaustivo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa succede? Perché certi fatti accadono? Cosa li stimola? C’è un nesso di causalità tra un evento e un altro? Qual è il disegno complessivo? </div>
<div style="text-align: justify;">
Ci deve pur essere un metodo scientifico il cui risultato sia la giusta interpretazione di un evento attuale, o di una serie di eventi contemporanei o in successione nel breve periodo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il metodo di comprensione del presente consentirebbe di indirizzare azioni conseguenti verso una popolazione ristretta di ciò che attualmente è ogni possibile futuro. Si tratta quindi di porre limiti all’incertezza per dirigersi verso la miglior combinazione di eventi. Combinazione, però, soggettiva e pertanto atta ad influenzare e ad essere a sua volta influenzata dalla miglior combinazione di altri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi per avere un senso il metodo di comprensione del presente dovrebbe essere integrato con un metodo previsionale per il ristretto gruppo di possibili futuri. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il metodo. Quale arma più potente?</div>
<div style="text-align: justify;">
Qualcuno lo ha? Barbanera non crede.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cerca.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8BVwPDela9eqn9TCYWDL4SyInc-wrh-HJh5NJxqkFVISRLzx5ZltNyD3ZveX_ie2LL7MXFR2mjD3_BCbfgT4a9khJjlq98WRuCb-HDgLb-nk48PIGHNKeaiJCMx_9poo1cRFdGAVIe0U/s1600/po.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8BVwPDela9eqn9TCYWDL4SyInc-wrh-HJh5NJxqkFVISRLzx5ZltNyD3ZveX_ie2LL7MXFR2mjD3_BCbfgT4a9khJjlq98WRuCb-HDgLb-nk48PIGHNKeaiJCMx_9poo1cRFdGAVIe0U/s320/po.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Immagine estratta da: D. P. Rideout and R. D. Sorkin. Aclassical sequential growth dynamics for causal sets. Phys. Rev., D61:024002, 2000.</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-30883559146203279392015-05-05T20:54:00.000+02:002015-05-05T20:59:38.795+02:00La barbaBarbanera ha la barba.<br />
L’ha sempre avuta.<br />
A 13 anni ha tagliato il baffo. Non c’erano altri tredicenni con un baffo come il suo.<br />
A 16 anni faceva pelo e contropelo. Non c’erano altri sedicenni con una barba come la sua.<br />
La barba, in un mondo di glabri, era un fardello ingombrante. Ha provato persino ad usare sul viso una crema depilatoria! Per essere più liscio più a lungo.<br />
(per inciso, NON FATELO! Una parte di peli si scioglie, il resto diventa talmente debole che si piega al passaggio della lametta. Il risultato è un’orribile puzzle di pelo asfissiato e chiazze rosse.) <br />
A 20 anni riusciva a disegnare un look come James, il cantante del suo gruppo preferito.<br />
A 25 anni si è convinto di avere una bella barba, che gli permetteva di tenere il pizzo.<br />
Era di moda.<br />
A 35 anni ha capito: «Se sono nato con la barba vorrà dire che sono un uomo con la barba!»<br />
L’equilibrio della maturità.<br />
<br />
Ha resistito una settimana senza raderla, sembrava malato, o un criminale. Ma poi… ragazzi, che barba!<br />
Il fardello è diventato un vanto, la giusta aggressività che mancava al suo volto, il necessario contorno ad uno sguardo profondo.<br />
Era fitta, simmetrica, omogenea e nera.<br />
Ora è fitta, simmetrica, omogenea, nera con striature argentee sul mento e sulle basette.<br />
Barbanera ha scelto il suo stile: dalle guance al mento tra i 6 e i 12 millimetri, con la curiosità di andare oltre per lasciarle libertà di espressione in tutta la sua imponente abbondanza.<br />
Sarebbe il momento buono, ora che va.<br />
<br />
La barba...<br />
La barba è una compagna che non ti lascia mai solo, un passatempo nei momenti di ozio, un antistress nei momenti di riflessione, uno scudo nei momenti di imbarazzo, un tocco di stile nei momenti più cool.<br />
La barba precede e identifica.<br />
È una parte di sé di cui prendersi cura: va lavata, asciugata, pettinata, profumata. In principio è una scelta di stile: può essere trascurata con effetto barbone, libera con effetto filosofo o curata con effetto maschione.<br />
Per questo ci sono i giusti prodotti: spazzola per barba, shampoo per barba, balsamo per barba, olio per barba… la barba non è affatto cosa da pigri! E' un vezzo da apprezzare e coccolare. A proposito, per chi non lo sapesse, accarezzarsi la barba è come accarezzare una mascotte pelosa, ma con la curiosa duplicità di accarezzare e sentirsi accarezzati.<br />
<br />
Interesserà sapere che a Barbanera piace la barba studiatamente selvaggia, accostata ad un abbigliamento e ad un portamento ordinato e curato.<br />
<br />
In internet ci sono un bel po’ di foto e risorse sul mondo della barba, Barbanera consiglia di partire da <a href="http://www.averelabarba.it/" target="_blank">qui</a>: www.averelabarba.it<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzijn8_WkD2LtP-XUUSD2PSsnMbqK3SAZSBHi2oC-EYTnr4PtItmxIv6rlXe0xOsf9EwHI55hAEtSTi2T4ow8TShm9uGyZk8qCTlav3Jn1nPlfbJNbLnarMmwjiXq65EAdwwGaPcac6ZU/s1600/300+barba.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzijn8_WkD2LtP-XUUSD2PSsnMbqK3SAZSBHi2oC-EYTnr4PtItmxIv6rlXe0xOsf9EwHI55hAEtSTi2T4ow8TShm9uGyZk8qCTlav3Jn1nPlfbJNbLnarMmwjiXq65EAdwwGaPcac6ZU/s1600/300+barba.jpg" height="396" width="640" /></a></div>
<div>
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-56066477466115827582015-03-25T19:31:00.001+01:002015-03-25T19:31:38.780+01:00Brutto e cattivo? Non lo voglio sapere.<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Televisione e giornali sono diventati un mostruoso
accumulatore di notizie e approfondimenti sulle peggiori vicende dell’essere
umano. Si presentano storie terribili, genocidi, tagliagole, omicidi, suicidi, vittime
picchiate o scomparse,. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Apro ora l’home page di un quotidiano locale: ci sono due
fidanzati uccisi per vendetta, una bimba di 4 anni molestata dal padre, un’anziana
signora alla quale sono state fratturate le dita per rubarle gli anelli, un
conflitto a fuoco per rapina, una donna morta dopo un’operazione per dimagrire,
un giostraio bastonato, una sedicenne costretta a prostituirsi a politici e
imprenditori, due giovani uccisi da pirati della strada, un quindicenne suicida,
la badante che raggira un anziano cieco, due missionarie uccise, un lavoratore
ucciso dal titolare dell’azienda. E questa è solo cronaca. Non apro siti di approfondimento
politico o economico perché non voglio farmi venire l’ansia proprio ora che me
ne sono liberato.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Eppure queste sono le notizie che fanno crescere i click. Le
trasmissioni che analizzano delitti e misfatti in prima serata sono quelle che
tengono lo spettatore incollato allo schermo, che poi animano le discussioni al
bar.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mi chiedo perché.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Cosa c’è di tanto bello nell’infliggersi il male?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ciò che vediamo e ciò che leggiamo sono stimoli che il
nostro cervello acquisisce e trasforma in sensazioni ed emozioni. Dunque a che
scopo acquisire stimoli negativi? Perché far proprie atrocità altrui quando dovremmo invece tendere alla felicità?
Non sarebbe più logico cercare buone notizie e parlare di cose belle?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Stessa cosa per le informazioni economiche, politiche e di
geopolitica. La vita di tutti i giorni non ci dà già delle preoccupazioni? Il
conto corrente sempre più magro, la bolletta che cresce, la scuola che non ha
risorse… da comune cittadino sono cose che tocco e che mi preoccupano, perché dovrei
anche conoscere le sfighe altrui?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La politica ruba risorse al paese. Lo so. Lo vedo. Non serve
che io sappia quanto e chi. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Perché sapere mi fa stare peggio.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’altro giorno mi han chiesto se ho visto il servizio delle
Iene sull’Isis. No, non l’ho visto e non lo voglio vedere. Preferisco restare
ignorante.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’ignoranza mi protegge.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’ignoranza protegge fintanto che gli argomenti non toccano
da vicino, e fintanto che il singolo non può far niente per cambiare le cose, o
fintanto che il singolo non decide di partecipare a movimenti collettivi. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se dovesse toccarmi una tragedia allora affronterei tutto
con la massima energia, se potessi risolvere il problema delle pensioni
insufficienti allora studierei tutti i casi possibili, se avessi anche la
minima possibilità di fermare il fanatismo religioso che degrada in violenza mi informerei e lo farei, se mi trovassi davanti un politico corrotto e potessi obbligarlo a
restituire il maltolto lo farei. E così via.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma se tutto ciò è al di fuori delle mie possibilità d’azione
perché devo interiorizzarlo?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non si tratta di voler nascondere la testa sotto la sabbia
come gli struzzi, semplicemente si tratta di selezionare gli stimoli esterni per
salvaguardare quelli interni, di canalizzare le energie alla ricerca del
benessere e della serenità.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ovviamente la sensibilità è soggettiva.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Io preferisco non vedere i film horror perché mi fanno
paura. La paura mi provoca brutte sensazioni, un senso di malessere. Già ho
paura se mi capita di aver paura, perché dovrei cercare di aver paura
guardando un film?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non biasimo i produttori televisivi o i giornalisti, ma gli
spettatori e i lettori. E’ una questione di domanda e offerta: se nessuno
guardasse i film di paura che senso avrebbe produrli?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Insomma, proprio non capisco questa diffusa ricerca del
brutto, del cattivo, del male.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E non trovo chi me la spiega.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-1860553139571671852015-03-10T12:14:00.000+01:002015-03-11T16:43:02.826+01:00Compleanno in Facebook<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">«<span style="color: blue;">Oggi è il compleanno di LadyMart</span>», notifica Facebook.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">«Grazie Facebook, ma… chi cacchio è LadyMart?»</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Vado a vedere, ah, si. Chi se la ricordava? Le ho dato l’amicizia qualche anno fa, ma non ho mai letto un suo post. Quand’eravamo all’asilo assieme non ho mai festeggiato il suo compleanno… e men che meno dopo.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Vediamo il suo Diario: “<span style="color: blue;">Tanti auguri @LadyMart, Auguri, tanti tanti auguri, A U G U R I ! ! !, Auguri! Buon compleanno!, auguri auguri</span>…”</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Scorro verso il basso, dopo un paio di pagine condivise e tre foto c’è un salto di un anno, LadyMart ha scritto: “<span style="color: blue;">Grazie a tutti per gli auguri</span>”. E più sotto: “<span style="color: blue;">Auguri!, Tanti auguri!</span>...” </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Anche i miei amici, quelli che frequento il fine settimana le hanno mandato gli auguri, ma so per certo che con questa LadyMart non hanno niente a che fare. E allora, perché le mandano gli auguri? Per cortesia, immagino. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Si, in effetti, Facebook mi ha detto che compie gli anni, quindi farle gli auguri sarebbe normale cortesia.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Auguri indotti, quindi. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Non farglieli però è una presa di posizione.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Che dilemma.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Povera LadyMart, con il Diario pieno di falsi auguri!</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">E se non dovesse riceverne affatto? Che tristezza! Tutti i suoi duecentoepassa amici sapevano che compiva gli anni e nessuno le ha fatto gli auguri! LadyMart potrebbe iniziare a chiedersi se ha fatto qualcosa di male, o se è proprio così antipatica da non meritare nemmeno gli auguri di compleanno.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Facebook ha stravolto il senso degli auguri di compleanno.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Un tempo eri felice se ricevevi gli auguri: chi te li faceva si ricordava del tuo compleanno, o almeno il tuo compleanno meritava un posto in agenda.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Oggi sei tu, o meglio, è Facebook per te, a comunicare al mondo che è il tuo compleanno. Non saperlo non è più una giustificazione. E chi non ti fa gli auguri pur sapendolo? E' proprio stronzo! E chi fa gli auguri al tuo amico e non a te? Ancora più stronzo!</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Per evitare ai miei contatti di sentirsi in dovere di scrivere “Auguri” nel mio Diario, ho impedito a Facebook di pubblicare il giorno del mio compleanno. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">E nonostante ciò qualche telefonata, o sms, lo ricevo ancora! Caspita, ho ancora degli amici!</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Per non fare differenze da un paio d’anni non faccio più gli auguri tramite Facebook. Mi spiace non dar soddisfazione a quelli per cui il numero di messaggi è misura di popolarità, spero non se la prendano a male gli amici ai quali non ho fatto gli auguri in Facebook. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">E comprendo lo stupore di coloro che ricevono da me un antidiluviano sms, o, meglio ancora, una telefonata d’auguri.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">«Oggi è il compleanno di LadyMart»</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Ma è così distante da me che è molto improbabile che ci si incontri. Non ho neppure il suo nome in rubrica. </div><div style="text-align: justify;"> <span style="font-size: 12pt;">Non ci fosse stato Facebook, mannaggia, non mi sentirei nemmeno in colpa! </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP9wp54EAlGNeB_0flI7_frml-p_LjbPt9TKjbJxqhdyCWfanVcZrde8yPIo3GTmfJ7T-e7O4EmquoMKWKCuEaRNifwX0epBxmzjWp0QRF83F0gg_E4vKMtswvS2bK5i3ED0WFeEPDVC5r/s1600/happy+birthday+facebook.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP9wp54EAlGNeB_0flI7_frml-p_LjbPt9TKjbJxqhdyCWfanVcZrde8yPIo3GTmfJ7T-e7O4EmquoMKWKCuEaRNifwX0epBxmzjWp0QRF83F0gg_E4vKMtswvS2bK5i3ED0WFeEPDVC5r/s1600/happy+birthday+facebook.jpg" height="232" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">***********************</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Cercando un'immagine per questo post finisco in <a href="http://www.100web2.it/index.php?/archives/5452-Come-i-social-network-hanno-cambiato-la-nostra-vita!.html" target="_blank">questa pagina</a> e convengo che, in effetti, Facebook ci sta cambiando la vita. </span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-76216976838625235042015-01-06T17:06:00.000+01:002015-03-11T16:43:02.845+01:00StoriellaCi sono 2 bambini, Ivan e Dario.<br />Dario è affamato. Lotta, si organizza, si impegna e conquista un quadrato di cioccolato che però non può condividere.<br />Anche Ivan inizia ad avere fame, vede il cioccolato di Dario e gli viene l’acquolina: lo vuole anche lui.<br />Si intravedono 2 scenari:<br />scenario 1: Ivan ammira la capacità di Dario, lotta e si impegna per avere anche lui un quadrato di cioccolato;<br />scenario 2: Ivan invidia la conquista di Dario, pensa: “Se non ce l’ho io non deve averlo neanche lui” e fa di tutto affinché Dario perda il suo cioccolato.<br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9SJXZ9emOaP9raYkPywailyXMANnQYHp6pZFkuf18Aysiicvw8Vyb2NIJEBi1brHxaOIRrpsMuD9Hznxa-G1hqwF890LVK00aCvrax8NGZqz8dQ9QduQbq4LZEWHApGLojb7uUV4LSPgZ/s1600/cioccolato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9SJXZ9emOaP9raYkPywailyXMANnQYHp6pZFkuf18Aysiicvw8Vyb2NIJEBi1brHxaOIRrpsMuD9Hznxa-G1hqwF890LVK00aCvrax8NGZqz8dQ9QduQbq4LZEWHApGLojb7uUV4LSPgZ/s1600/cioccolato.jpg" height="217" width="320" /></a></div><br /><br />Lo scenario migliore naturalmente è il primo, dove entrambi puntano al cioccolato, ognuno si gode il suo quadrato sapendo che anche l’altro è soddisfatto.<br />Trasponendo la storiella nella realtà, però, ci si trova spesso nel secondo scenario.<br /><br /><br />########<br />Con l'occasione, a tutti l'augurio di trovare un pezzo di cioccolato nella calza della befana!<br /><br /><div style="text-align: right;"><i>immagine da siviaggia.it</i></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-75423787298967421912015-01-04T12:06:00.000+01:002015-03-11T16:43:02.862+01:00Bellezza e amore. Un'immagine.<div class="MsoNormal">Mi piace la pizza. Un’ottima parentesi tra il capodanno e l’epifania. Strappo una fetta, la piego con le mani per farne un gran morso, ma resta sospesa tra il tavolo e la bocca mentre l’immagine della donna che ho di fronte interrompe qualche connessione tra i miei neuroni.</div><div class="MsoNormal">La guardo come se fosse altro da me. E questo è impossibile perché in realtà non saprei definire i confini del mio essere senza di lei. Quindi sono entrato in uno di quegli istanti che mi rubano il tempo.</div><div class="MsoNormal">Vedo esattamente l’immagine che potrei usare per definire bellezza e amore: l’ovale equilibrato, la linea asciutta della mandibola, gli occhi color nocciola, grandi e segnati da un filo di matita nera, i capelli lisci, lunghi e castani, le labbra piene che nascondono incisivi candidi e perfettamente allineati. Un po’ grandi, a dirla tutta. Due piccoli orecchini che contendono una vanità discreta alla catenina che le scende sul petto e ai numerosi braccialetti di filo colorato e cuoio che le adornano i polsi, come un’adolescente - anche se ha pienamente passato i trent’anni e non si direbbe - . Smalto rosso impreziosisce le unghie che spiccano sulle dita affusolate, agenti di mani nervose, ma salde e decise, come è lei. Non c’è alcun anello, neppure la fede che le infilai al dito. C’è stata solo qualche giorno, poi l’ha custodita altrove, quasi a dire che non serve un cerchietto di metallo a dimostrare il suo amore.</div><div class="MsoNormal">Amore, si, credo si tratti di amore. Era passione, ora si sta trasformando in amore. O almeno penso si dica così. </div><div class="MsoNormal">Il tempo che passa, il lavoro che ci ruba il tempo, le vacanze che ci rendono felici, i figli che trasformano il lettone da rifugio passionale a capanna di coccole, la quotidianità che riempie pranzi e cene, la condivisione di tanti momenti che sincronizza il ritmo delle nostre esistenze.</div><div class="MsoNormal">Tutto ciò arricchisce questo flusso di vita e trasforma la ragazza che cercavo continuamente nella donna a cui probabilmente non riuscirei a rinunciare. Sarebbe come amputarsi un pezzo di anima. </div><div class="MsoNormal">È questo l’amore? Io non lo so. Però so che è una cosa bella.</div><div class="MsoNormal">Ora che è accaduto questo nel mio cervello, una forza mi sale dal ventre e mi dice che, se non fosse già mia moglie, questa sarebbe proprio la donna che corteggerei.</div><div class="MsoNormal">La mia immagine di bellezza e amore. </div><div class="MsoNormal">Vorrei abbracciarla, ma la mia mano continua il viaggio tra la tavola e la bocca.</div><div class="MsoNormal">«Cosa c’è?» mi chiede. La domanda mi scuote e ristabilisce le connessioni neuronali.</div><div class="MsoNormal">«Niente» mi affretto a rispondere con mezzo sorriso. E la pizza mi riempie la bocca.</div><div class="MsoNormal">«Lo sai che papà a volte si incanta!!» Eccola: la voce di bambina che mi riporta definitivamente al tempo giusto.<br /><span style="font-size: 12pt;">E quattro risate si incrociano sopra al tavolo.</span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1779137046856492292.post-40119438659400659812014-11-01T11:04:00.000+01:002015-03-11T16:43:02.916+01:00Culo.<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Tutto parte dalla testa? Ummm….</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Tutto parte dal cuore? Ahhhh…</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Tutto parte dal culo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZvJcm5ZRFnCeYYW031muOafUbfrmo-eWyxVM811fshxJAtPvncTG3AJf2I_by8IUjVTb-vL7vlFCsoBuZ1KF4k_a9UhpkNdiQK582nG3RGtBENXZrx8fu7dI-523bRVhyphenhyphenfhyAx3vKpSDY/s1600/culo3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZvJcm5ZRFnCeYYW031muOafUbfrmo-eWyxVM811fshxJAtPvncTG3AJf2I_by8IUjVTb-vL7vlFCsoBuZ1KF4k_a9UhpkNdiQK582nG3RGtBENXZrx8fu7dI-523bRVhyphenhyphenfhyAx3vKpSDY/s1600/culo3.jpg" height="138" width="200" /></a></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il fulcro del nostro agire fisico e sociale è intrinsecamente legato al culo.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La stabilità del corpo si basa sul baricentro e, sul baricentro, caratteristica unica ma simile in ogni essere umano, si basano i concetti di equilibrio e mobilità. Il centro di gravità si trova davanti al terzo superiore dell’osso sacro. Ovvero, una spanna scarsa sopra al pisello, o alla patata, a seconda di cosa ci si ritrova lì sotto. Ovvero, nella zona di confine tra il sigma e il retto, che vista dall’esterno si posiziona lì dove ci sono le chiappe. Chiappe sode, baricentro alto, chiappe molli, baricentro basso. Chiappe medie, baricentro giusto e serenità fisica.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Non è un caso che del culo se ne parli in natura, in storia, in psicologia .<br /><br />Ce lo fanno istintivamente sapere fin dall'infanzia che il culo ha qualcosa di particolare, con gli sculaccioni e con minacce come 'adesso ti mangio il culetto!'. Ce lo siamo mai chiesto perché sempre lì?</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il culo è bravo. Considerato nella sua completezza di apparati interni, ano e glutei, è davvero un’opera d’arte. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Partendo dall’alto lo troviamo indispensabile all’assimilazione dei nutrienti, a lui è attribuita la responsabilità di scegliere cosa tenere e cosa buttare. E, per ciò che è da buttare, dimostra una grande capacità di trattenere la conclusione del processo fino a che siamo in comodo, nonostante spesso venga messo alla prova dalla triplice ‘spremutad’arancio–caffè–sigaretta’. L’orifizio d’uscita è dotato di mirabile affidabilità e precisione: può allargarsi incredibilmente (si pensi al diametro di alcuni cilindri che espelle) e può restringersi a tal punto da non permettere più alcun passaggio. Su richiesta è in grado persino di lasciar passare l’aria trattenendo i semi-solidi. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Per sua natura i processi che intraprende sono a senso unico, dall’interno verso l’esterno, ma si presta all’inversione di flusso: come accesso di ultima istanza nell’assunzione di medicinali, o come punto d’accoglienza alternativo per gioiosi eccessi erotici.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Arriviamo quindi all’esterno, dove ci sono i glutei. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6ynoiN8smQ19hQuBphfQdBUULXL2hVxdYT9qV8Msh6o5yMKYexGzdiTiVDdz2h1u1DCFp5EXxOPXQBy6hNTwyHwleBYnOa5tlo2XTkdusSGc2jWGoKV6lV9huZwLdevq51ohE5aXGdmLo/s1600/culo+7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6ynoiN8smQ19hQuBphfQdBUULXL2hVxdYT9qV8Msh6o5yMKYexGzdiTiVDdz2h1u1DCFp5EXxOPXQBy6hNTwyHwleBYnOa5tlo2XTkdusSGc2jWGoKV6lV9huZwLdevq51ohE5aXGdmLo/s1600/culo+7.jpg" height="158" width="200" /></a></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">I glutei proteggono e danno forma al corpo, sono quei grandi e potenti muscoli che, oltre a fare da anticamera, permettono l’estensione, la rotazione, la flessione della gamba e consentono la deambulazione. Il passo, personalissima caratteristica, non può prescindere dai glutei. Si può dar loro più o meno importanza: c’è chi saltella sui polpacci e chi invece cammina e corre prevalentemente di culo, ma in ogni caso è impossibile farne a meno. Servono a sedersi e ad alzarsi, altra operazione indispensabile: sarebbe complesso cacare in piedi, e scomodo seguire una lezione di filosofia o guardare un film in piedi. Ultima osservazione, ma non per importanza, i glutei sono sessualmente indispensabili: senza di essi non potrebbero svolgersi i più elementari approcci, niente glutei, niente missionario, niente smorza candela. Per non parlare dei ruoli passivi.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il culo è discreto. Ci accorgiamo che è fondamentale per il nostro benessere solo quando qualcosa non va. Se ci si rompe un braccio o una gamba si possono comunque svolgere gran parte delle consuete attività, se ci si rompe il culo invece son cazzi amari, e ben vada se si rompe per fuori, se si rompe per dentro… chi ha voglia rifletta.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il culo è importante. L’importanza del culo è socialmente riconosciuta ed entra nel linguaggio quotidiano aggiungendo enfasi ed espressione a molteplici messaggi. La lingua italiana, prima dell’introduzione della parola culo, mancava di forza e immediatezza, ma poi è arrivato lui, dando vita ad espressioni concettuali e componimenti lessicali. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Per esprimere fastidio, contrarietà o invito all’allontanamento servirebbe un qualcosa del tipo: «Mi stai infastidendo, quindi ti invito a smettere e a concentrare l’attenzione su qualcos’altro» oppure «Hai fatto una cosa sbagliata, quindi non insistere e cambia strada» oppure «Sono infastidito e ho deciso di chiudere ogni canale comunicativo con te». A cosa servono tante parole quando si può concentrare in un semplice «Vaffanculo»? Il termine, dopo aver perso la primaria allusione ad un atteggiamento di passività sessuale, ha assunto un valore indiscutibile meritandosi, seppur come forma volgare, un posto nel dizionario di lingua italiana. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Culo entra spesso in espressioni non sostituibili tipo: «E’ come una pigna in culo!», per un qualcosa di estremamente fastidioso, o «Ti prendono per il culo», per esprimere derisione, o «Mi sta in culo», per esprimere antipatia, o «Faccia da culo», per un soggetto indisponente, o anche, con accezione positiva, in esclamazioni tipo: «Che culo!», dove culo diventa sinonimo di fortuna.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">D’altra parte il culo ha pure un valore nel processo evolutivo e storico.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_JbaabglWZTZru6KA4LBbw7i78BpnF-4PEZ1LQs9we-t8CDB8lC1IwJOG7b7mWQz3YTuCH2nN2hxibCjEh_6gR9GsuzBvV6rbd0GG__7weT65M6C0kvPw79wXEW8otvlOxA8JACmGFBKn/s1600/culo2.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_JbaabglWZTZru6KA4LBbw7i78BpnF-4PEZ1LQs9we-t8CDB8lC1IwJOG7b7mWQz3YTuCH2nN2hxibCjEh_6gR9GsuzBvV6rbd0GG__7weT65M6C0kvPw79wXEW8otvlOxA8JACmGFBKn/s1600/culo2.jpeg" height="133" width="200" /></a></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il culo è attraente. Oggi si tende ad accoppiarsi guardandosi negli occhi, per confermare un coinvolgimento sentimentale oltre che fisico, ma la posizione istintiva, quella che usano la maggior parte dei mammiferi, e in particolare i primati, e che probabilmente usavano i nostri pro-pro-strapro genitori, vede il maschio posizionato dietro ad una femmina che offre accoglienza, il che permettere una penetrazione più profonda. E chi la fa da padrone in questa armonia di corpi? Ancora una volta lui: il culo, di cui spiccano i glutei, elemento principe di attrazione sessuale, stimolo e riferimento durante il rapporto.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQupydbCNOBHHfXnaaMblbR4QidZDrDHxw5pxmj5odZ2YGTy-CWT2YpLpBsJjqWP8vsCkIK-4DTtTu28MbVfou8jB10EewlEhZYu8qF6r8f4Qo0tdREnBW9kJV-aQEEH2zWKWSmyhEdkMv/s1600/culo1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQupydbCNOBHHfXnaaMblbR4QidZDrDHxw5pxmj5odZ2YGTy-CWT2YpLpBsJjqWP8vsCkIK-4DTtTu28MbVfou8jB10EewlEhZYu8qF6r8f4Qo0tdREnBW9kJV-aQEEH2zWKWSmyhEdkMv/s1600/culo1.jpg" height="200" width="133" /></a></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">È giusto quindi che il culo sia osannato nella storia dell’arte, dalle culone statuette delle veneri paleolitiche, alle toniche statue greche, ai culetti ritoccati con il Photoshop di oggi.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJbxk1KijH51K-DacLxkBKcF7Wzf2MwwJSHaXIigAq9OxxqfdCsHbG5Nh_UXUrqaiB4qmY9hBw5sXMJaW2wyhduPsZPGo_Ye8vpLwXB1Lse8Gals-w47TlTrepHEW2nE0b27Y46dKV7NyX/s1600/culo5.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJbxk1KijH51K-DacLxkBKcF7Wzf2MwwJSHaXIigAq9OxxqfdCsHbG5Nh_UXUrqaiB4qmY9hBw5sXMJaW2wyhduPsZPGo_Ye8vpLwXB1Lse8Gals-w47TlTrepHEW2nE0b27Y46dKV7NyX/s1600/culo5.jpg" height="200" width="113" /></a></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG7Nf2it2lzjU0ky6T-ZLe-9NOTH4TCuUu4ui7TrGXrCUU7bPahaAQELTpSi7DkD7HC-atYqgompSqyawJfpWDWKLQHz9gI9r_CDGCPyYXOPTmpcz7FvqRMzc6bxHUkM0bnNnLb_sNokD1/s1600/culo4+Powers+Hiram+-+La+Schiava+Greca+-+The+Greek+Slave.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG7Nf2it2lzjU0ky6T-ZLe-9NOTH4TCuUu4ui7TrGXrCUU7bPahaAQELTpSi7DkD7HC-atYqgompSqyawJfpWDWKLQHz9gI9r_CDGCPyYXOPTmpcz7FvqRMzc6bxHUkM0bnNnLb_sNokD1/s1600/culo4+Powers+Hiram+-+La+Schiava+Greca+-+The+Greek+Slave.jpg" height="200" width="133" /></a><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibSMUaKiFRZ6retUcRUj6UGKSWQlerrH9mns84hg5BznOWUNZmArcJINrAWRY6JypIc_uIEUs61AZc9r8hJvJL0ZVgRVsAKhMl6WRTzXJiz7zTBrwuM5vKDa6gOxtg0-O6dxLD1zmcWPPh/s1600/culo6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibSMUaKiFRZ6retUcRUj6UGKSWQlerrH9mns84hg5BznOWUNZmArcJINrAWRY6JypIc_uIEUs61AZc9r8hJvJL0ZVgRVsAKhMl6WRTzXJiz7zTBrwuM5vKDa6gOxtg0-O6dxLD1zmcWPPh/s1600/culo6.jpg" height="163" width="320" /></a></div><br /><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Conclusi i discorsi da culo vi lascio con un consiglio: rispettate il vostro culo e voletegli bene.</div><br /><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Perché tutto parte dal culo.</div>Unknownnoreply@blogger.com0